La Cassazione conferma che i Trattati dispongono la tassazione concorrente.
I dividendi erogati da una società di diritto spagnolo a una persona residente in Italia sono soggetti a tassazione concorrente in Italia, quale Stato di residenza del beneficiario, e in Spagna, quale Stato della fonte, con il solo limite per cui, in Spagna, l’imposta non può eccedere il 15% e tale imposta va poi detratta dall’eventuale maggiore imposta da versare in Italia; lo ha precisato la Cassazione con la sentenza n. 20577 del 17 luglio scorso.
Affermando tale principio di diritto, che pare in realtà scontato, la Suprema Corte ha ribaltato il giudizio di secondo grado che aveva dichiarato non imponibili in Italia i dividendi percepiti dal socio, persona fisica, della società spagnola, sulla base dell’errato presupposto per cui in Spagna era stata applicata la ritenuta del 15%, la quale avrebbe esaurito il prelievo.
Nel ribaltare l’impostazione adottata dai giudici di merito, la Cassazione riepiloga l’impianto adottato dalla Convenzione contro le doppie imposizioni Italia-Spagna che, in conformità al modello OCSE, all’art. 10 stabilisce la regola generale per cui i “dividendi pagati da una società residente di uno Stato contraente ad un residente dell’altro Stato contraente sono imponibili in detto altro Stato”.
Al fine di eliminare la doppia imposizione, l’art. 22 della stessa Convenzione dispone il ricorso al credito per le imposte assolte all’estero.
Dividendi esteri con doppia imposizione: cosa c’è da sapere
La Cassazione ha recentemente chiarito che i dividendi esteri sono soggetti a tassazione sia nello Stato di residenza del beneficiario che nello Stato della fonte.
Cosa significa?
Se un italiano riceve dividendi da una società spagnola, questi saranno tassati sia in Italia che in Spagna. Tuttavia, l’imposta pagata in Spagna può essere detratta dall’imposta italiana.
Qual è il limite all’imposta spagnola?
L’imposta spagnola sui dividendi non può superare il 15%.
Dividendi esteri: qual è la base giuridica di questa doppia imposizione?
La doppia imposizione è prevista dalla Convenzione contro le doppie imposizioni Italia-Spagna, che è conforme al modello OCSE.
Cosa fare se si ricevono dividendi esteri?
Se si ricevono dividendi esteri, è importante:
- Dichiararli nel proprio modello 730 o UNICO;
- Calcolare l’imposta dovuta in Italia;
- Detrarre l’imposta pagata all’estero.