L’atto insieme istitutivo del trust autodichiarato e di dotazione del trust stesso ha:
– con riferimento all’atto di istituzione, effetti meramente preparatori, enunciativi e programmatici;
– con riferimento all’atto di dotazione, effetti solo segregativi ma non certo traslativi.
Pertanto, alla luce della considerazione per cui l’applicazione in misura proporzionale delle imposte di registro, ipotecaria e catastale è prevista per le formalità relative ad atti “che importano trasferimento di proprietà di beni immobili o costituzione o trasferimento di diritti reali immobiliari sugli stessi”, è corretto escludere l’applicabilità di tali imposte proporzionali.
Per quanto concerne, invece, le imposte di successione e donazione di cui all’art. 2 co. 47-53 del DL 262/2006, la Corte afferma che l’orientamento ormai consolidato ritiene che “per tutti i trust, siano essi autodichiarati (e quindi con effetto solo segregativo e non di trasferimento di beni) o con trasferimento di beni, l’atto di dotazione è, per l’imposta sulle donazioni, «neutro».
Trust autodichiarato: le imposte da pagare
Il trust autodichiarato è una forma di trust che non comporta il trasferimento immediato della proprietà dei beni al trustee.
Ciò significa che, ai fini fiscali, il trust autodichiarato è considerato come un atto “neutro”.
In altre parole, non si applicano le imposte di registro, ipotecaria e catastale in misura proporzionale.
Tuttavia, si applicano le imposte di successione e donazione al momento del trasferimento dei beni ai beneficiari.
La Cassazione, con la sentenza n. 11099 del 27 aprile 2021, ha confermato questo orientamento.
Ecco le principali implicazioni fiscali del trust autodichiarato:
- Imposte di registro, ipotecaria e catastale: non si applicano in misura proporzionale all’atto di istituzione e dotazione del trust.
- Imposte di successione e donazione: si applicano al momento del trasferimento dei beni ai beneficiari.
Quali sono i vantaggi fiscali?
I vantaggi fiscali del trust autodichiarato includono:
- Possibilità di differire il pagamento delle imposte di successione e donazione.
- Protezione dei beni dai creditori del disponente.
- Riservatezza dei beni.
Quali sono gli svantaggi fiscali del trust autodichiarato?
Gli svantaggi fiscali includono:
- Complessità della struttura.
- Costi di gestione.
- Impossibilità di revocare il trust dopo la sua istituzione.